Viene chiamato ficus ginseng il Ficus retusa (o Ficus microcarpa) coltivato a bonsai, questo perché la pianta sviluppa un fusto ampio e allargato e delle grosse e nodose radici aeree, e a prima vista ricorda le radici di ginseng utilizzate in erboristeria, che non hanno però nulla a che fare con il ficus, derivando da una specie di Panax.
Quindi possiamo dire che il termine ginseng in questo caso viene utilizzato come una sorta di soprannome, anche se in effetti sentiamo comunemente parlare di ficus ginseng piuttosto che di ficus retusa, forse perché il termine ginseng è più gradevole rispetto al reale nome botanico della pianta.
Si tratta di un grande albero, che in natura si sviluppa nelle zone semitropicali umide dell’Asia, nelle foreste pluviali; la sua coltivazione come bonsai è molto diffusa, soprattutto perché la coltivazione in appartamento avviene in genere con successo, ed è quindi possibile ammirare il nostro bonsai in casa per tutto l’arco dell’anno.
La pianta è caratterizzata da un fusto ben allargato e nodoso, che rende l’aspetto del bonsai vetusto, anche quando il ficus è ancora giovane; le foglie sono ampie e lucide e sicuramente favorire lo sviluppo di foglie minute è la sfida più grande che deve affrontare un bonsaista che intende coltivare un ficus ginseng.
Si tratta di un albero sempreverde, che ha uno sviluppo abbastanza continuo per tutto l'arco dell’anno, quindi dovremo considerare la pianta come priva di periodo di riposo vegetativo, ed agire di conseguenza.