Il pelargonium è una pianta di origine sudafricana, della famiglia botanica delle Geraniaceae, molto diffusa nel nostro Paese e comprende circa 250 specie. Il geranio zonale (nome scientifico: Pelargonium zonale) è chiamato così per via della zona scura presente al centro dei petali, simile ad una macchia con sfumature. Il fiore può crescere sui davanzali e balconi, purché il luogo sia ventilato e soleggiato, infatti è più frequente la sua presenza nel Meridione.
La pianta è a portamento cespuglioso e può anche superare il metro d'altezza. Inizia a fiorire a marzo-aprile e prosegue fino a fine ottobre. Le foglie sono opposte, vellutate e lobate. I fiori hanno 5 petali, di cui 2 eretti e 3 curvati in giù. I colori sono variabili e vanno dal bianco alle tonalità intermedie di rosa, rosso e salmone.
La pianta di geranio zonale deve essere tenuta in un luogo esterno, luminoso e poco umido, e ritirata in casa solo nella stagione invernale, in presenza di freddo intenso. Sarà opportuno ricorrere all'ombreggiamento dalla primavera in poi, nei giorni molto caldi, in modo da evitare che le foglie appassiscano, provocando poi una crescita irregolare. Durante il giorno, tuttavia, l'ombreggiamento non sarà continuo ma limitato alle ore più calde perché l'eccesso ritarda la fioritura.
Nella stagione autunnale ed invernale, invece, non bisogna ombreggiare. Il substrato dovrà essere ben drenato, composto da una parte di torba e due parti di terra. All'inizio la temperatura si dovrà aggirare tra i 16 e i 18 gradi. Da gennaio, per stimolare i boccioli, dovrà scendere per un mese a 8-10°C per poi ritornare attorno ai 15-16 gradi.
Si consiglia di cominciare con un terreno poco concimato ed aumentare poi gradualmente nel corso della crescita della pianta, dopo circa un mese. La concimazione, eseguita ogni due settimane, deve essere interrotta prima dell'inizio della fioritura. Sarà opportuno utilizzare un fertilizzante liquido per un migliore assorbimento, equilibrato tra azoto, potassio e fosforo. Occorre fare attenzione ad inumidire il substrato prima di fornire il concime per evitare di bruciare le radici.
Per quanto riguarda l'annaffiatura, effettuata con acqua poco calcarea, bisogna evitare il ristagno idrico ma mantenere sempre la giusta umidità del terriccio. La pianta va preferibilmente bagnata di sera perché il sole potrebbe far rapidamente evaporare l'acqua. Non bisogna bagnare i fiori e le foglie per evitare l'attacco di malattie fungine e per non farle bruciare (qualora l'annaffiatura fosse fatta di giorno).
Affinché il geranio zonale resti sano ed abbia un'adeguata crescita, occorre eseguire una regolare pulizia e potatura. I fiori appassiti vanno staccati, come anche le foglie secche e tutte le parti danneggiate e malate.
Per favorire la ramificazione e l'apertura delle gemme, bisogna effettuare la cimatura dell'apice dei rami. Il geranio può essere soggetto a malattie tra le quali il marciume delle foglie. In tal caso queste devono subito essere asportate e l'innaffiatura ridotta. La parte inferiore delle foglie può essere colpita dalla ruggine, che si manifesta con macchie rossastre. In questo caso è bene ricorrere ad un prodotto fungicida.
Se la muffa grigia attacca le foglie del geranio, bisogna combatterla con fitofarmaci specifici. Un'altra malattia, incurabile, è la virosi che si rivela con macchie chiare, a mosaico. Si può solo prevenire con prodotti contro i parassiti che possono essere vettori del virus.